giovedì 10 gennaio 2013

Consegna delle firme dei referendum contro la casta e per il lavoro


Un altro successo dei cittadini e dell'Idv. Parliamo sia delle firme (oltre un milione) raccolte per i due quesiti referendari con i quali si chiede di ripristinare l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori nella sua versione originale, e l'abrogazione dell'articolo 8 del decreto 138/2011, varato dal governo Berlusconi, che aveva cancellato il valore universale dei diritti previsti dal contratto nazionale di lavoro,sia delle firme di altri due quesiti contro la casta.Ovvero quelle che servono per cancellare totalmente, senza se e senza ma,ogni forma di trasferimento di soldi pubblici ai partiti, e quelle per azzerare la cosiddetta "diaria", che di fatto rappresenta un'integrazione al compenso riconosciuto ai parlamentari: circa 3.500 euro al mese.
A depositarle oggi presso l'ufficio centrale per i referendum presso la Corte di Cassazione, una delegazione dell'Italia dei valori con Antonio Di Pietro.
I giovani dell'Italia dei valori hanno fanno la loro parte,raccogliendo in molti paesi della Provincia Jonica le firme attraverso vari gazebo.
Purtroppo un successo che viene scippato dalla vecchia politica parruccona e arraffona perchè i cittadini, non verranno mai chiamati alle urne per votare questi referendum: la legge prevede infatti che le firme non possano essere depositate nell'anno in cui ci sono le elezioni, e che il deposito non possa avvenire a Camere sciolte, come in questo caso.

Proprio su questo Di Pietro annuncia un ricorso alla Corte Costituzionale, "Oggi - ha dichiarato - depositiamo queste firme in Cassazione per consegnare le sottoscrizioni per i referendum sul lavoro e per ripristinare il diritto costituzionale leso dei lavoratori". Ma, precisa, "presenteremo in sede di contenzioso un ricorso alla Consulta affinché ristabilisca la questione. Le beghe politiche hanno portato allo scioglimento delle Camere. Confidiamo che la Corte Costituzionale si renda conto che non può far gravare tali beghe sui diritti dei cittadini".




Giovani Idv Provincia di Taranto