Pisanello (Idv) contesta i cori contro le associazioni studentesche tarantine
Durante
i festeggiamenti per le elezioni studentesche dell'Università degli studi di
Bari, svoltesi nello scorso Dicembre, il gruppo "NOI", prima lista suffragata
dell'ateneo barese, ha insultato pesantamente la rappresentanza studentesca
tarantina per motivi elettorali. Il coordinatore regionale dei giovani Idv, Luciano
Pisanello, è voluto ritornare sull'accaduto ponendosi una questione: - In
un clima di fermento politico come questo, dove agli studenti stanno togliendo
tutto, dalle borse di studio ai servizi basilari che un'università dovrebbe
concedere, non possiamo permetterci di tollerare determinati comportamenti tra
studenti stessi, che invece di farsi la guerra fra di loro dovrebbero cooperare
per rappresentare i reali interessi che gli studenti chiedono - Pisanello
ribadisce quindi la contrarietà all'atteggiamento profuso dai studenti baresi,
che non hanno avuto rispetto per una delle sedi distaccate più numerose
dell'Ateneo di Bari. Inoltre aggiunge: - Gli autori di questi insulti, dovrebbero
ricordarsi che se non fosse per gli oltre 6000 studenti che frequentano le sedi
distaccate dell'Università a Taranto, probabilmente molti servizi e molti corsi
di laurea a Bari sarebbero stati tagliati, perciò auspico delle scuse formali
da parte di questa rappresentanza studentesca e una rinnovata collaborazione
che possa dare anche a Taranto dei risvolti positivi accademici.
http://video.repubblica.it/edizione/bari/cori-da-stadio-e-insulti-dopo-le-elezioni-universitarie-a-bari/114827?video
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Sede Idv Ugento(Le) Incendiata.
Pisanello, Coordinatore Regionale Giovani Idv, esprime solidarietà.
Ancora una volta la sezione dell’Italia dei Valori di Ugento (Le),è stata oggetto di un atto delinquenziale gravissimo, tutto ciò è avvenuto dopo alcune denunce sul sistema dei rifiuti locale.
La sezione cittadina intitolata e dedicata a Peppino Basile,consigliere dell’Italia dei Valori assassinato nella stessa Ugento la notte del 14 giugno 2008, attraverso i suoi militanti,continua a dimostrare di essere portatore di legalità nel territorio.
Il consigliere provinciale e comunale dell’Italia dei Valori Gianfranco Coppola, ieri domenica 23 dicembre intorno alle ore 20 circa, si recava unitamente ad tre iscritti, come di consueto, presso la nuova sede del dell’IDV,quando poteva constatare con sbigottimento ed incredulità, che ignoti si erano introdotti all’interno della sede politica mettendola a soqquadro e volutamente appiccando il fuoco ad alcuni documenti,che si propagava a sedie e suppellettili, causando danni alle pareti e al mobilio.
Voglio esprimere tutta la mia piena solidarietà anche a nome di tutti i giovani Idv della Puglia, al consigliere provinciale Gianfranco Coppola e a tutti gli iscritti del circolo, che in questi giorni di festa,sono stati turbati da questo gesto.
Lo stesso consigliere Coppola aveva segnalato,pochi giorni fa, sia nell’assise comunale sia in una pubblica manifestazione,precisi passaggi sul sistema di smaltimento dei rifiuti e alcuni atti intimidatori nei confronti di cittadini.
La politica e tutti i suoi attori non possono tollerare alcun tipo di violenza,mi auguro che gli organi competenti riescano a risalire nel più breve tempo possibile agli autori dell’azione delittuosa,affinchè sia fatta chiarezza sull’accaduto e quindi giustizia.
Voglio ricordare che dopo ben 4 anni dalla morte del nostro consigliere Idv Basile,ancora sussistono forti dubbi sul movente e sull’omicidio,nonostante le quattro interrogazioni parlamentari dell’ On. Pierfelice Zazzera(Idv), volte a sollecitare il Ministero della Giustizia,compresa l’ultima, dove il deputato chiedeva un’ ispezione presso la procura,la quale non mise a disposizione della difesa dei Colitti, il carteggio tra due esponenti della Sacra Corona Unita in cui si raccontavano le modalità dell’omicidio,i mandanti e gli esecutori.
Inoltre,questa mattina ho sentito telefonicamente il segretario provinciale dell’Idv Francesco D’Agata,il quale mi ha ribadito con forza, la sua volontà e quella di tutti i dipietristi leccesi,di proseguire nel percorso di denuncia del malaffare ad ogni livello per onorare la memoria dell’amico Basile,senza sentire il peso della paura legata a questi episodi.
Tutto ciò è la prova che Italia dei Valori attraverso i suoi circoli ed i suoi esponenti presenti su tutto il territorio,resta un presidio democratico di Legalità e Verità, che continua a dar fastidio e preoccupazione a tutti quei soggetti,che tentano di perpetuare un Sistema diffuso di illegalità.
Luciano Pisanello
Coordinatore regionale giovani
Non resta che nazionalizzare. Usa e Gran Bretagna lo hanno fatto - Ilva. Tranquilli, c'è amianto.
Partiamo dai nudi fatti: per riconvertire gli impianti dell’Ilva di Taranto e per bonificare l’ambiente circostante, con il bestiame che deve essere abbattuto a decine di Km di distanza dalla fabbrica perché reso venefico dalla terra inquinata, probabilmente non basteranno neppure i 4 miliardi indicati nel decreto del governo Monti. Ne serviranno almeno 5. La cifra si evince da esperienze simili in Europa. Questi soldi la famiglia Riva probabilmente non li ha nella società e certamente non vuole investirli. In 15 anni, nonostante l’accumulo di profitti immensi, ha tirato fuori 4 miliardi e mezzo. Un anno fa preventivava come tetto di spesa per la messa in sicurezza degli impianti 160 milioni di euro. Cosa autorizza a credere che oggi i Riva possano e vogliano sborsare 4 o addirittura 5 miliardi in due anni e mezzo? La risposta è semplice: niente di niente.
Emilio Riva, il capostipite, non è uno stinco di santo e come stella polare ha sempre avuto solo il profitto. Costi quel che costi, ai lavoratori, ai cittadini, all’ambiente. Però di acciaio e siderurgia ne capisce. Ma oggi ha 86 anni e la famiglia sembra aver ereditato tutti i suoi difetti e nessun pregio.
Messi in file, tutti questi fatti e queste cifre portano a una conclusione sola. E’ probabile che la sola via per salvare l’occupazione dei lavoratori di Taranto e il futuro della siderurgia italiana sia un intervento diretto dello Stato. Non a sostegno dei Riva ma al posto dei Riva. Bisogna in concreto mettere in cantiere una fase di nazionalizzazione e amministrazione statale delle acciaierie, possibilmente lavorando da subito con quei privati che, passata la fase emergenziale della riconversione e della bonifica, dovranno prendere in mano l’azienda.
L’Italia, che è il secondo Paese manifatturiero europeo e che costruisce prodotti di trasformazione grazie alla cultura, all’ingegno e alla capacità di innovazione del sistema di imprese, non può rinunciare al primo anello della catena per costruire migliaia e migliaia di prodotti, cioè l’acciaio. Se oggi ci troviamo sull’orlo del baratro è proprio per l’assenza da parte dei governi di una politica industriale nella quale si sappia quale produzione ha valenza strategica. Così è l’intero comparto dell’acciaio a rischiare l’inabissamento. Oltre all’Ilva è a rischio di chiusura l’intera area di Piombino mentre a Terni la Thyssenkrupp annuncia di voler chiudere una parte importante del ciclo produttivo a freddo. La perdita del settore siderurgico in Italia consegnerebbe l’egemonia totale ai tedeschi in Europa e ai giapponesi, i quali a quel punto potrebbero fare il bello e cattivo tempo sui prezzi, che le nostre aziende di trasformazione sarebbero costrette a subire. Se non è una situazione tale da imporre la nazionalizzazione questa, quale mai potrà esserlo?
In secondo luogo, la vicenda dell’Ilva è conseguenza diretta di una più che colpevole assenza dello Stato e delle istituzioni dalle loro funzioni di controllo sulla compatibilità ambientale degli impianti e di imposizione delle necessarie bonifiche. Le inchieste, i provvedimenti di arresto, gli interventi di sequestro di impianti e di corpi di reato sono conseguenza di un ruolo di supplenza che la magistratura ha dovuto svolgere, e dovremmo tutti rendere merito al coraggio della procura di Taranto. E’ ora però che lo Stato torni a svolgere il ruolo che gli compete e a fare il proprio dovere.
Agli economisti liberisti che rabbrividiscono di fronte a questi ragionamenti rispondo che proprio le maggiori economie ad impronta liberale hanno agito in questa direzione. Non può essere una questione ideologica.
Da quando la crisi è cominciata abbiamo assistito a nazionalizzazioni temporanee e all’entrata in amministrazione controllata di grandi imprese, grandi banche e grandi agenzie in numerosi Paesi, a partire dagli Usa di Obama e dal Regno Unito di Cameron.
Indicare la stessa strada anche in Italia, a fronte di un nodo industrialmente strategico come la produzione dell’acciaio e in un caso estremo quanto a urgenza di rendere compatibili il diritto al lavoro e quello alla salute, non è una bestemmia. E’ semplice ragionevolezza.
Taranto. Giovani Idv con le associazioni e cittadini davanti la prefettura per difendere la costituzione
Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto "salva-Ilva", anziché il "salva Taranto". Un decreto con ampi dubbi di legittimità costituzionale, che non risolverà i problemi ambientali di Taranto e rimanderà di qualche anno le problematiche occupazionali. Con questo decreto non si garantisce la salute dei tarantini né l’occupazione ai lavoratori dell’ILVA, ma si apre un preoccupante scontro tra poteri dello Stato.
Con i parlamentari IDV Zazzera, Barbato e Caforio abbiamo già incontrato il Procuratore della Repubblica di Taranto dott. Sebastio, esprimendo sostegno all’azione autonoma e indipendente della Magistratura.
Noi saremo in piazza, con la costituzione tra le mani, per ribadire che prima di tutto viene il diritto e il rispetto della Carta Costituzionale.Chiediamo il rispetto dell’autonomia della magistratura senza ingerenza nell’azione giudiziaria. Non si può sottomettere il diritto alla salute e al lavoro al profitto dei Riva.
Taranto oggi è al centro dei riflettori nazionali e non dovremo permettere di perpetrare le violazioni commesse su questa terra, la quale è stata già svenduta e barattata dalla politica per tantissimi anni. A taranto oggi c’è la vera questione morale nazionale.
Luciano Pisanello coordinatore regionale
Giovani Idv Puglia
MONTEPARANO(TA)
NUOVA
AREA MERCATALE
L'italia dei valori chiede all'amministrazione comunale con
una nota ufficiale chiarimenti sull' area mercatale individuata tra via Meucci,
via Enrico Fermi e piazza San Giuseppe, zona sottoposta a vincoli archeologici
( delibera g.c. n. 116 del 12/10/2012 ), quindi da sottoporre a dei saggi (
indagini archeologiche preliminari ), che costano al nostro comune e quindi a
noi cittadini 13, 970,00 euro. In un periodo di tagli agli enti locali non era
preferibile individuare per questo progetto un altra zona e destinare quella
somma ad altri interventi?. La nostra non vuole essere una polemica, ma un
confronto costruttivo sulle scelte amministrative.
Rovito Lorenzo
Presidente di circolo Idv Monteparano
Rovito Lorenzo
Presidente di circolo Idv Monteparano
MONTEPARANO(TA)
ROVITO(IDV) CHIEDE TRASPARENZA SUGLI ATTI AMMINISTRATIVI
La trasparenza nelle pubbliche amministrazioni non è solo un dovere politico di chi le dirige, ma un obbligo secondo la legge n. 69 del 18/06/2009, in particolare l'articolo 32 riporta testualmente: “ a far data dal 1 gennaio 2010 gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. Noi dell'Italia dei Valori chiediamo quindi l'aggiornamento dell'elenco degli atti amministrativi presente sul sito internet del comune di Monteparano, elenco attualmente fermo al 2011. La cittadinanza non può tramite internet accedere a documenti amministrativi che non siamo presenti nell'albo pretorio online, dove sono pubblicati solo i più recenti. La rete rappresenta il maggior canale di informazione mondiale, quasi tutti a casa hanno un computer e una linea adsl, ma forse l'amministrazione comunale ignora questo dato, attenderemo fiduciosi risposte alla questione posta.
Rovito Lorenzo
Presidente di circolo Idv Monteparano
Chi ha aderito all’Italia dei Valori crede fortemente in
questo partito e nell’ideologia legalitaria, di uguaglianza e di
giustizia che lo contraddistingue. Questo partito è stato soprattutto per
i più giovani un faro di speranza negli anni berlusconiani, un
appiglio, ma anche un conforto ed un spinta reazionaria rispetto alle
ingiustizie normalizzate del nostro tempo.
Il leader e fondatore del partito per quanto ci riguarda non può
che essere Antonio Di Pietro, nei confronti del quale in questi giorni è
stata intrapresa una campagna diffamatoria che è stata ampiamente
smentita con sentenze e visure catastali che dimostrano l’inesattezza e
la malafede nelle informazioni fornite. (riscontrabile sul blog di Di
Pietro).
E’ stata fatta pagare l’attività di rottura del sistema posta in atto dall’Italia dei Valori negli ultimi anni. Ci viene in mente l’opposizione al Lodo Alfano, alle leggi ad personam di Berlusconi, la strenue ricerca di verità sulla trattativa stato-mafia,la costante richiesta di lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, i referendum su nucleare,acqua pubblica, art. 18 e lotta alla casta. Il mancato accordo con il PD!?
E’ stata fatta pagare l’attività di rottura del sistema posta in atto dall’Italia dei Valori negli ultimi anni. Ci viene in mente l’opposizione al Lodo Alfano, alle leggi ad personam di Berlusconi, la strenue ricerca di verità sulla trattativa stato-mafia,la costante richiesta di lotta alla corruzione e all’evasione fiscale, i referendum su nucleare,acqua pubblica, art. 18 e lotta alla casta. Il mancato accordo con il PD!?
Noi rappresentiamo il gruppo giovanile IDV in Puglia,
che con l’impegno e il sacrificio personale abbiamo intrapreso questo
percorso, non possiamo tuttavia sorvolare su alcuni problemi interni del
partito che hanno fatto proliferare soggetti incompatibili con l’Italia
dei Valori.
Per ogni simpatizzante, militante, dirigente, consigliere e
deputato che ha rinunciato ad una parte della propria vita privata per
ritagliare e ritagliarsi una speranza per il proprio futuro, ce ne sono
sempre stati altri che hanno vanificato questo lavoro.
Alcuni dei dirigenti che sfruttando anche il sistema del
tesseramento con esborsi di soldi e altri meccanismi hanno ricoperto
ruoli all’interno del partito e ne hanno sfruttato il ruolo per
ostacolare la crescita,pilotando fino ad un certo punto determinate
elezioni,facendo eleggere persone che con Idv non hanno nulla a che
fare. Per questo motivo nell’Italia dei Valori si è creato un doppio
binario, uno più movimentista che ha sempre saputo recepire e declinare a
livello territoriale la politica nazionale ed un altro nel quale le
ambizioni personali hanno avuto la meglio sull’impegno ed il rispetto
dei principi ispiratori del partito.
Le difficoltà di questi giorni stanno facendo emergere queste differenze ed ora proprio coloro che vedono sfumare la possibilità di poter governare col PD, magari occupando ruoli ministeriali, puntano il dito contro Di Pietro, chiedendo che si faccia da parte.
Le difficoltà di questi giorni stanno facendo emergere queste differenze ed ora proprio coloro che vedono sfumare la possibilità di poter governare col PD, magari occupando ruoli ministeriali, puntano il dito contro Di Pietro, chiedendo che si faccia da parte.
Non riteniamo che il partito sia al capolinea, anzi, questa sarà
l’occasione giusta per “ripulire la piscina” per poter ripartire con una
qualità migliore e più incisivi di prima.
Ma per far ciò sono indispensabili alcuni cambiamenti che possano
contemperare la struttura partitica con l’azione “movimentista” e quindi
noi auspichiamo:
1. Candidature per le elezioni sia politiche che amministrative tramite curriculum on line dai quali possa emergere l’attività realmente svolta e se questa sia coerente con i principi dell’Italia dei Valori;
2. Il rispetto delle regole dell’ultimo Ufficio di Presidenza soprattutto attraverso una maggiore trasparenza dei fondi affidati ai vari gruppi consiliari regionali.
3. Istituzione di un nucleo di garanti sui tesseramenti e sui candidati.
1. Candidature per le elezioni sia politiche che amministrative tramite curriculum on line dai quali possa emergere l’attività realmente svolta e se questa sia coerente con i principi dell’Italia dei Valori;
2. Il rispetto delle regole dell’ultimo Ufficio di Presidenza soprattutto attraverso una maggiore trasparenza dei fondi affidati ai vari gruppi consiliari regionali.
3. Istituzione di un nucleo di garanti sui tesseramenti e sui candidati.
Ora siamo ad un bivio: continuare ad acuire la divergenza tra
l’attività politica nazionale e territoriale, votandosi quindi ad
uniformarsi ai restanti partiti e scomparire, oppure affidarsi a gente
non solo incensurata, ma soprattutto capace, trasparente e coerente.
In questa attività l’unico che può traghettare il partito rimane Antonio Di Pietro, iniziando egli stesso ad eliminare il suo nome dal simbolo così come lui stesso ha ribadito più volte ed evitando di candidare impresentabili, questo sarebbe il primo passo per avviare una sana ristrutturazione del partito per poi continuare sulla linea alternativa che possa anche conciliare le associazioni e la società civile. In merito a questo sarebbe utile che Luigi de Magistris, nei confronti del quale nutriamo profonda stima, possa una volta per tutte chiarire quale sia la sua posizione riguardo l’Italia dei Valori e se egli voglia contribuire internamente a ristrutturare il partito con un lavoro concreto adoperandosi come ha fatto in tutti questi anni il Presidente Di Pietro. A poco servono, invece, le dichiarazioni rese di giorno in giorno che alimentano solo caos ed incertezze.
Non avvaleremo la strada proposta da Donadi, anzi, sarebbe auspicabile che lo stesso porga delle scuse alla base del partito per gli atteggiamenti e le affermazioni poco costruttive avute nei confronti di Di Pietro e quindi della base IDV. Non è sicuramente l’alleanza con il PD, senza accordi sul programma, che potrà risollevare le sorti di questo partito. Noi giovani ci siamo,sempre più determinati a costruire questo nuovo percorso e come dice sempre Antonio Di Pietro : “La riva è lontana ma tu non ti lamentare, nuota, nuota e non ti stancare”.
In questa attività l’unico che può traghettare il partito rimane Antonio Di Pietro, iniziando egli stesso ad eliminare il suo nome dal simbolo così come lui stesso ha ribadito più volte ed evitando di candidare impresentabili, questo sarebbe il primo passo per avviare una sana ristrutturazione del partito per poi continuare sulla linea alternativa che possa anche conciliare le associazioni e la società civile. In merito a questo sarebbe utile che Luigi de Magistris, nei confronti del quale nutriamo profonda stima, possa una volta per tutte chiarire quale sia la sua posizione riguardo l’Italia dei Valori e se egli voglia contribuire internamente a ristrutturare il partito con un lavoro concreto adoperandosi come ha fatto in tutti questi anni il Presidente Di Pietro. A poco servono, invece, le dichiarazioni rese di giorno in giorno che alimentano solo caos ed incertezze.
Non avvaleremo la strada proposta da Donadi, anzi, sarebbe auspicabile che lo stesso porga delle scuse alla base del partito per gli atteggiamenti e le affermazioni poco costruttive avute nei confronti di Di Pietro e quindi della base IDV. Non è sicuramente l’alleanza con il PD, senza accordi sul programma, che potrà risollevare le sorti di questo partito. Noi giovani ci siamo,sempre più determinati a costruire questo nuovo percorso e come dice sempre Antonio Di Pietro : “La riva è lontana ma tu non ti lamentare, nuota, nuota e non ti stancare”.
Luciano Pisanello
coordinatore regionale giovani e consigliere comunale di S. Giorgio J
LA MARCIA DEI GIOVANI TARANTINI VERSO CASA DI DI PIETRO.
Erano circa 50 i ragazzi che Sabato 4 Agosto, muniti di tanti buoni propositi e un bagaglio di speranza, si sono diretti verso la casa del leader dell’idv a Montenero di Bisaccia in Molise. Cinquanta ragazzi della provincia di Taranto si sono organizzati come se dovessero fare un viaggio di piacere, e a vedere il loro entusiasmo è stato proprio così. Ragazzi che fanno del partito dell’Italia dei Valori, si ritrovano ogni anno in una vera Famiglia, sorretta poi dalle prime parole del Presidente Di Pietro : “Questa è casa vostra.. Questa è casa degli Italiani…”. E’ incredibile l’aria che si respirava.. una freschezza di innovazione politica, di ricambio generazionale, una canthera dell’idv dove crescere e formare la nuova classe politica. Perché è questo quello che pensano i ragazzi di questo partito, sono coinvolti nei progetti comunali, regionali e nazionali. Non sono messi da parte , anzi le loro idee sono apprezzate e portate avanti con forza. E’ stato un incontro anche politico, un momento molto importante, per i messaggi forti e chiari che il Presidente ha lanciato e che noi giovani Idv condividiamo totalmente.
Fabio Curci
Resp.comunicazione giovani Idv
INEBRIATI DI VALORI


Dimostrarsi Giovani di Valore di fatto, questa è stata l’unica prerogativa che ha determinato il coinvolgimento e la passione di tutti i ragazzi che hanno partecipato alle iniziative svoltesi il 18 e 19 luglio a Palermo per la commemorazione dei vent’anni della stage di Via D’Amelio in cui sacrificarono la propria vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L’esperienza emozionante ed al contempo formativa ha coinvolto i giovani militanti dell’Italia dei Valori della Puglia che rinunziando al mare di luglio hanno preferito stare accanto a Salvatore Borsellino e ai magistrati Ingroia, Di Matteo Scarpinato per sostenerli nella loro tenace ed impavida ricerca della verità sulle reali dinamiche che portarono alle stragi del 1992 e 1993.
Il pullman dei Giovani IdV è partito da Bisceglie nella prima mattinata del 18 luglio per poi fermare a Bari, Taranto, Lamezia Terme e Messina. Dopo 12 ore di viaggio il gruppo è arrivato a Palermo per partecipare presso la Facoltà di Giurisprudenza ad uno straordinario incontro al quale hanno preso parte Salvatore Borsellino, Antonio Ingroia, Antonino Di Matteo, Roberto Scarpinato, Domenico Gozzo, Saverio Lodato, Giorgio Bongiovanni, Sonia Alfano e il sindaco Leoluca Orlando.
Questioni fondamentali emerse della conferenza sono state l’ormai costante delegittimazione delle toghe, da ultimo l’addebito di pazzia nei confronti di Ingroia da parte del senatore Dell’Utri. E’ stato esposto il punto della situazione sulle indagini riassumibile nella parole di Ingroia: "..abbiamo finalmente varcato l'anticamera della verita', ora siamo entrati nella stanza della verita'. Pensavamo, pero', di trovare una stanza illuminata, invece era buia. Qualcuno aveva sbarrato le finestre e qualcuno aveva fulminato le lampadine. Siamo da soli e con le candele". E ancora, il ruolo di Napolitano negli ultimi giorni, un macigno sulla strada della giustizia con l'ipotesi d’Impeachment ventilata da Sonia Alfano e la frase di Salvatore Borsellino: “Sonia, sai perché Napolitano ha rifiutato l’Agenda Rossa? Perché forse la conserva già in qualche archivio!"
Le testimonianze di chi a vario titolo ha vissuto quel periodo storico e di chi oggi lavora quotidianamente affinché emergano i reali responsabili della strage di Via D’Amelio ha fornito ai numerosi partecipanti un quadro storico completo, rafforzando indiscutibilmente la posizione presa dal Presidente Di Pietro, unica voce fuori dal coro politico nel richiedere chiarimenti al Presidente della Repubblica Napolitano per quanto riguarda i suoi recenti contatti telefonici con Nicola Mancino aventi ad oggetto circostanze inerenti la trattativa stato-mafia del 1992.
Nella giornata del 19 luglio il gruppo di ragazzi IdV ha presidiato per tutta la giornata via D’Amelio a fianco del gruppo alle Agende Rosse, Libera e alla società civile impedendo che venisse profanato quel luogo da personaggi in cerca di ipocrita visibilità ed al limite dello sciacallaggio a scopo elettorale. Nella stessa giornata si sono alternati sul palco allestito in via D’Amelio poeti, magistrati, parenti delle vittime ed infine Marco Travaglio, il quale in maniera pungente ed al contempo chiara è intervenuto per far luce sui fatti avvenuti dal 1992 ad oggi.
Nella strada gremita di gente, mentre venivano tenuti a distanza in maniera pacifica il segretario PDL Angelino Alfano, l’on. Ignazio La Russa ed un gruppo di proseliti muniti di inopportune magliette con riferimenti partitici, Marco Travaglio ha evidenziato che nell’intero scenario politico e parlamentare il solo partito che chiede chiarezza tramite l’istituzione di un’apposita commissione parlamentare sui mandanti occulti della strage di via D’Amelio è l’Italia dei Valori.
Il Presidente Di Pietro, Leoluca Orlando e Luigi de Magistris, hanno condiviso con il nostro gruppo l’iniziativa e sono stati accolti volentieri da tutti i partecipanti presenti a qualsiasi titolo alla manifestazione.
Il gruppo giovanile IDV, coordinato dai ragazzi della Puglia, ha potuto partecipare a questo evento grazie all’aiuto della giovanile nazionale, del commissario regionale l'On. Di Stanislao,dei segretari Provinciali pugliesi ed allo sforzo economico degli stessi partecipanti che hanno voluto a tutti i costi essere presenti in quel luogo.
GIOVANI IDV
INAUGURAZIONE CIRCOLO IDV LIZZANO,PRESIDENTE MARCO LEGGIERI GIOVANE DI VALORE.
Lizzano, 13 luglio 2012 – E’ stata inaugurata nella serata di ieri il
nuovo circolo dell’Italia dei Valori. A partecipare all’evento oltre al
commissario regionale IDV Puglia l’On. Di Stanislao, il segretario provinciale
Martucci Antonio, il segretario provinciale giovani IDV Pisanello Luciano e il
consigliere provinciale Gianni Brigante.
Presidente del nuovo circolo di Lizzano è un giovane di valore Marco
Leggieri, 26 anni laureando in giurisprudenza. A presentarlo è il consigliere comunale
di San Giorgio J. Pisanello anche egli un giovane di 26 anni, quest’ultimo ha
sottolineato il lavoro svolto da Leggieri nel corso degli anni all’interno
della giovanile dell’Idv Jonica, “un ragazzo competente,onesto e costante
nell’impegni di partito”. Oggi non è un punto di arrivo – continua Pisanello –
ma l’inizio di un percorso che possa portare a questo paese, freschezza di
idee, una nuova classe politica che sia in grado di ascoltare le problematiche
dei cittadini e sappia proporre azioni concrete per lo sviluppo del territorio.
Pisanello ha ribadito che il circolo Idv di Lizzano,composto dalla
maggior parte di giovani, è pronto a dialogare con le forze di centro sinistra
e con i movimenti civici ma solo sulla base di un programma concreto-realizzabile
e non certamente astratto o “libro dei sogni”, viste anche le tante difficoltà
attuali degli enti comunali, che vedono sempre meno trasferimenti dallo
Stato,ma che comunque devono sforzarsi attraverso amministratori competenti di
sfruttare al meglio i fondi regionali ed europei per garantire sempre maggiori
servizi. Salutando i rappresentanti locali come il capogruppo del Pd,il
segretario del Sel e di Io Sud, il segretario provinciale dei giovani, ha
infine ribadito la necessità di un dialogo urgente in vista della prossima
competizione elettorale amministrativa, dialogo che appunto deve essere basato
su programmi e non su scelte poltronistiche e personalistiche.
Il segretario provinciale Martucci ha voluto ringraziare Raffaele
Caniglia militante da anni nel paese di Lizzano e congratulandosi con lui per
aver dato spazio ai giovani, ha augurato un buon lavoro al presidente del
circolo Marco Leggieri, dando tutta la sua disponibilità in tutte le fasi
preparatorie della competizione elettorale del 2013.
Il presidente del circolo Marco Leggieri ha ringraziato i presenti e la
costante presenza dell’On. Di Stanislao nel territorio pugliese, ha subito
dettato l’agenda delle iniziative da porre in essere,continuando il lavoro da
anni svolto con il segretario dei giovani Pisanello, ha evidenziato quali sono
i punti fermi da cui partire per dialogare con le forze di centrosinistra come
l’ambiente per i problemi annessi alla discarica e il canale “Li cupi”, lo
sviluppo di progetti per il turismo essendo uno dei paesi più belli della
provincia jonica per via della chilometrica costa,la trasparenza e la legalità
nell’azione amministrativa e infine l’agricoltura.
Infine il commissario regionale l’On. Di
Stanislao ha esordito dicendo che è piacere inaugurare una sezione in cui oltre
alla massiccia presenza di giovani,ci si riesce a confrontare e dialogare di
politica e contenuti, traducendo a livello locale il progetto politico e il
senso vero dell’ azione portati avanti da anni dal Presidente Di Pietro,
augurando a Leggieri un buon lavoro e ribadendo tutta la sua disponibilità in
qualità di commissario regionale.
Marco Santoro
Resp.comunicazione giovani Idv
SUMMER SCHOOL A BRUXELLES PER I
GIOVANI IDV
Si
è conclusa il 29 giugno scorso a Bruxelles l'edizione 2012 della Summer School
organizzata dall'Italia dei Valori, alla quale hanno partecipato 150 giovani
IDV provenienti da tutta Italia. Per la regione Puglia hanno partecipato
Luciano Pisanello,Giuseppe Faggiano, Fabio Vitale, Savino Percoco, Domenico Tagarelli, Giuseppe
Losapio, Veronica Monachino, Alessandra Turi e Marco Santoro. La summer school è iniziata con un’azione congiunta tra i giovani partecipanti e gli eurodeputati
dell’Idv : Niccolò Rinaldi, Giommaria Uggias, Gianni Vattimo e Andrea Zanoni.
Essa consisteva nell’invio di una lettera ai vertici del consiglio europeo per
affermare un’altra Europa dove valori e cultura riscrivono, rispetto a spread e
numeri, un alfabeto del futuro.
Quest’anno i partecipanti hanno discusso di economia, legalità,
ambiente, rete e nuovi media con esperti venuti da ogni parte del mondo. Un
grande e partecipato interesse ha suscitato il modulo sull'europrogettazione,
curato dalla dott.essa Brunella Santi, la quale, dopo aver spiegato come mai l'Italia
sfrutti attualmente soltanto il 25% dei fondi ai quali ha diritto, ha
illustrato magistralmente come sia i privati che le PP.AA. possono accedere ai
fondi stessi. Il Presidente dell’Idv, l’On. Antonio Di Pietro, ha seguito parte
dei lavori insieme a Guy Verhofstadt e Graham Watson. I ragazzi hanno anche
assistito alla manifestazione dei federalisti in piazza e al termine di essa un
dibattito all’istituto di cultura italiano, dove il Leader dell’Idv, Antonio Di
Pietro, ha illustrato gli effetti dirompenti che l'inchiesta Mani Pulite ha
avuto in Italia e in Europa, sia a livello normativo che di opinione pubblica.
Al termine del dibattito, il Presidente ha visto insieme ai ragazzi la semifinale
degli europei Italia-Germania, gioendo con loro per la meritata vittoria.
L’esperienza
di Bruxelles ha contribuito alla crescita formativa dei giovani pugliesi che
ritornano nei propri luoghi d’origine con un bagaglio culturale notevole che
può aiutare concretamente le esigenze dei territori. Per Piero Calamandrei la
scuola è un organo costituzionale perché permetteva tra i banchi della classe
di divenire cittadini attivi e classe dirigente. Ma questo è anche il compito
di un partito che si vuole plurale, aperto e che pone la buona europa al centro
del nostro presente.
Marco Santoro
Resp.comunicazione giovani Idv
L’IDV RIPARTE DAI SINDACI DEL MEZZOGIORNO
Sabato 30 Aprile
alle ore 10.00 presso “Villa Romanazzi” a Bari si è tenuto il convegno “Il Mezzogiorno, risorsa del Paese, ripartiamo
dai Sindaci”. Relatori dell’evento erano: Il Sindaco di Bari Michele Emiliano,
il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Tantissimi i partecipanti,un grand’evento che è stato organizzato dall’On. Di
Stanislao, commissario regionale Idv Puglia che ha moderato gli interventi.
Napoli, Bari, Palermo sono oggi il laboratorio più avanzato di rilegittimazione
della politica fatta da idee nuove e nuovi classi dirigenti. Per questo l’Idv
ha voluto porre le basi di un confronto non solo politico con i primi cittadini
delle più importanti realtà del sud. Infatti, l’On. Zipponi, responsabile
nazionale dei dipartimenti tematici, ha ribadito nel suo intervento di voler
sviluppare insieme ai sindaci sostenuti dall’Idv nelle ultime elezioni amministrative,
una linea programmatica comune su temi molto importanti quali: La salvaguardia
della legalità, nuovi modelli di sviluppo basato sulla difesa del patrimonio
ambientale, nuovi modelli di sviluppo per la gestione dei cicli di rifiuti,
investimenti sulla cultura, Interventi che sostengano la ricerca e
l’Università, nuove politiche agrarie, nuove politiche industriali che hanno
condizionato fortemente il problema principale di questa terra “Il Lavoro”. Italia
dei Valori ha prodotto in questi anni una serie di proposte articolate in
materia di lavoro, dalla legge sulla
democrazia sindacale alla proposta
di semplificazione dell’attuale sistema di contrattazione nazionale, dalla codeterminazione dei lavoratori alle scelte strategiche
delle aziende alla cancellazione dei
contratti precari per affermare la centralità del contratto a tempo indeterminato.
Inoltre l’Idv
riconosce che bisogna immediatamente provvedere all’inserimento dei giovani e
delle donne nel mondo del lavoro, solo così si può ripartire veramente. Queste
proposte dell’Italia dei Valori, insieme alle buone pratiche dei sindaci del
Mezzogiorno, sono un punto di partenza e una risorsa per definire il profilo
alternativo del centro-sinistra, lontano dalla negativa esperienza del governo
Monti e dalle macerie dei governi Berlusconi-Lega. A rafforzare tale concetto è
intervenuto infine il Leader dell’Idv, l’On. Antonio Di Pietro che apre alle
fazioni politiche diverse di confrontarsi sul programma prima che su qualsiasi
altra cosa. L’obiettivo dell’Idv, conclude Di Pietro, è quello di un programma
che metta al primo posto uno stato sociale più equo e chiarisce un concetto - “Noi
chiamiamo le nostre proposte di centro-sinistra, possiamo anche chiamarle
proposte di buon senso”.
Marco Santoro
Resp.comunicazione giovani Idv