martedì 25 dicembre 2012

Di Pietro: Buon Natale a quasi tutti

 
Buon Natale a quasi tutti. So che nel giorno di Natale bisognerebbe essere tanto buoni da fare gli auguri a tutti, ma quest’anno io non ci riesco. Faccio gli auguri di cuore a quel 90% degli italiani che, insieme, posseggono metà della ricchezza italiana, un po’ meno a quel 10% che possiede l’altra metà e ancora di meno all’1% che da sola è padrona del 10% delle ricchezze nazionali.
Faccio gli auguri più sinceri ai quasi 5 milioni di lavoratori che sono disoccupati o in cassa integrazione. Mi riesce più difficile con i finanzieri e i banchieri che si assegnano buonuscite di milioni d euro, quelli che hanno provocato la crisi e adesso ci si arricchiscono ancora di più.
Faccio auguri commossi e partecipi agli esodati. Non chiedetemi di fare lo stesso con gli scudati.
Auguro ogni bene ai cittadini onesti. Non ai politici condannati che, grazie alle leggi-presa in giro di questo governo, potranno candidarsi come se niente fosse.
Insomma, da parte mia e di tutta l’Italia dei Valori, auguri grandissimi alla stragrande maggioranza dei cittadini italiani.

Antonio Di Pietro

Sede Idv Ugento(Le) Incendiata. Pisanello, Coordinatore Regionale Giovani Idv, esprime solidarietà.


Ancora una volta la sezione dell’Italia dei Valori di Ugento (Le),è stata oggetto di un atto delinquenziale gravissimo, tutto ciò è avvenuto dopo alcune denunce sul sistema dei rifiuti locale.

La sezione cittadina intitolata e dedicata a Peppino Basile,consigliere dell’Italia dei Valori assassinato nella stessa Ugento la notte del 14 giugno 2008, attraverso i suoi militanti,continua a dimostrare di essere portatore di legalità nel territorio.

Il consigliere provinciale e comunale dell’Italia dei Valori Gianfranco Coppola, ieri domenica 23 dicembre intorno alle ore 20 circa, si recava unitamente ad tre iscritti, come di consueto, presso la nuova sede del dell’IDV,quando poteva constatare con sbigottimento ed incredulità, che ignoti si erano introdotti all’interno della sede politica mettendola a soqquadro e volutamente appiccando il fuoco ad alcuni documenti,che si propagava a sedie e suppellettili, causando danni alle pareti e al mobilio.

Voglio esprimere tutta la mia piena solidarietà anche a nome di tutti i giovani Idv della Puglia, al consigliere provinciale Gianfranco Coppola e a tutti gli iscritti del circolo, che in questi giorni di festa,sono stati turbati da questo gesto.

Lo stesso consigliere Coppola aveva segnalato,pochi giorni fa, sia nell’assise comunale sia in una pubblica manifestazione,precisi passaggi sul sistema di smaltimento dei rifiuti e alcuni atti intimidatori nei confronti di cittadini.

La politica e tutti i suoi attori non possono tollerare alcun tipo di violenza,mi auguro che gli organi competenti riescano a risalire nel più breve tempo possibile agli autori dell’azione delittuosa,affinchè sia fatta chiarezza sull’accaduto e quindi giustizia.

Voglio ricordare che dopo ben 4 anni dalla morte del nostro consigliere Idv Basile,ancora sussistono forti dubbi sul movente e sull’omicidio,nonostante le quattro interrogazioni parlamentari dell’ On. Pierfelice Zazzera(Idv), volte a sollecitare il Ministero della Giustizia,compresa l’ultima, dove il deputato chiedeva un’ ispezione presso la procura,la quale non mise a disposizione della difesa dei Colitti, il carteggio tra due esponenti della Sacra Corona Unita in cui si raccontavano le modalità dell’omicidio,i mandanti e gli esecutori.

Inoltre,questa mattina ho sentito telefonicamente il segretario provinciale dell’Idv Francesco D’Agata,il quale mi ha ribadito con forza, la sua volontà e quella di tutti i dipietristi leccesi,di proseguire nel percorso di denuncia del malaffare ad ogni livello per onorare la memoria dell’amico Basile,senza sentire il peso della paura legata a questi episodi.
Tutto ciò è la prova che Italia dei Valori attraverso i suoi circoli ed i suoi esponenti presenti su tutto il territorio,resta un presidio democratico di Legalità e Verità, che continua a dar fastidio e preoccupazione a tutti quei soggetti,che tentano di perpetuare un Sistema diffuso di illegalità.

Luciano Pisanello
Coordinatore regionale giovani

martedì 11 dicembre 2012

Questa è la nostra storia.




Se guardiamo alla mole di lavoro che abbiamo svolto in questi anni, ci riteniamo orgogliosi dell'Italia dei Valori e delle migliaia di militanti e iscritti che hanno permesso al nostro partito di portare avanti queste battaglie, spesso da soli, per la legalità, la democrazia e la difesa dei principi costituzionali.

Lo ribadiamo in modo forte e chiaro: agli attacchi mediatici che stiamo ricevendo in questo periodo noi rispondiamo con i fatti. La storia dell'Italia dei Valori è un'altra, rispetto a quella che viene raccontata.

E basta sfogliare i resoconti parlamentari per rispolverare la memoria.

I Giovani IDV incontrano Antonio di Pietro, Venerdì 14 a Roma.


Care amiche e cari amici,

il Coordinamento nazionale dei Giovani IdV invita gli iscritti under30 a partecipare alla riunione con il Presidente Di Pietro che si terrà Venerdì 14 dicembre ore 15.00, presso l'Hotel Marriott di Roma, via Masala 54. Si tratterà di un libero confronto tra il Presidente Di Pietro e i Giovani dell'Italia dei Valori, che anticiperà l'Assemblea generale del 15.
L'organizzazione giovanile offre a quanti parteciperanno il pernottamento per la notte del 14, compresa la colazione per la mattina successiva, presso l'Hotel Ibis Roma Fiera (http://www.ibis.com/it/hotel-5562-ibis-roma-fiera/index.shtml). A carico dei partecipanti sarà esclusivamente il pagamento della tassa comunale di soggiorno, pari a € 2.
La disponibilità di camere è limitata a 110 posti letto, suddivisi tra 30 camere matrimoniali e 25 camere doppie. Le prenotazioni saranno accolte per ordine di arrivo. Solo coloro la cui registrazione sarà andata a buon fine saranno ricontattati.
Di seguito, il modulo per la prenotazione delle camere:https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dG5ZcENZbjIwaTlHeTU0aHFHQjVJT1E6MQ
L'Ibis è collegato all'Hotel Marriot tramite l'autobus 128 (dir. Crocco).
Le iscrizioni si chiuderanno alle 20.00 di mercoledì 12.

lunedì 10 dicembre 2012

Non resta che nazionalizzare. Usa e Gran Bretagna lo hanno fatto - Ilva. Tranquilli, c'è amianto




Partiamo dai nudi fatti: per riconvertire gli impianti dell’Ilva di Taranto e per bonificare l’ambiente circostante, con il bestiame che deve essere abbattuto a decine di Km di distanza dalla fabbrica perché reso venefico dalla terra inquinata, probabilmente non basteranno neppure i 4 miliardi indicati nel decreto del governo Monti. Ne serviranno almeno 5. La cifra si evince da esperienze simili in Europa. Questi soldi la famiglia Riva probabilmente non li ha nella società e certamente non vuole investirli. In 15 anni, nonostante l’accumulo di profitti immensi, ha tirato fuori 4 miliardi e mezzo. Un anno fa preventivava come tetto di spesa per la messa in sicurezza degli impianti 160 milioni di euro. Cosa autorizza a credere che oggi i Riva possano e vogliano sborsare 4 o addirittura 5 miliardi in due anni e mezzo? La risposta è semplice: niente di niente.
Emilio Riva, il capostipite, non è uno stinco di santo e come stella polare ha sempre avuto solo il profitto. Costi quel che costi, ai lavoratori, ai cittadini, all’ambiente. Però di acciaio e siderurgia ne capisce. Ma oggi ha 86 anni e la famiglia sembra aver ereditato tutti i suoi difetti e nessun pregio.
Messi in file, tutti questi fatti e queste cifre portano a una conclusione sola. E’ probabile che la sola via per salvare l’occupazione dei lavoratori di Taranto e il futuro della siderurgia italiana sia un intervento diretto dello Stato. Non a sostegno dei Riva ma al posto dei Riva. Bisogna in concreto mettere in cantiere una fase di nazionalizzazione e amministrazione statale delle acciaierie, possibilmente lavorando da subito con quei privati che, passata la fase emergenziale della riconversione e della bonifica, dovranno prendere in mano l’azienda.
L’Italia, che è il secondo Paese manifatturiero europeo e che costruisce prodotti di trasformazione grazie alla cultura, all’ingegno e alla capacità di innovazione del sistema di imprese, non può rinunciare al primo anello della catena per costruire migliaia e migliaia di prodotti, cioè l’acciaio. Se oggi ci troviamo sull’orlo del baratro è proprio per l’assenza da parte dei governi di una politica industriale nella quale si sappia quale produzione ha valenza strategica. Così è l’intero comparto dell’acciaio a rischiare l’inabissamento. Oltre all’Ilva è a rischio di chiusura l’intera area di Piombino mentre a Terni la Thyssenkrupp annuncia di voler chiudere una parte importante del ciclo produttivo a freddo. La perdita del settore siderurgico in Italia consegnerebbe l’egemonia totale ai tedeschi in Europa e ai giapponesi, i quali a quel punto potrebbero fare il bello e cattivo tempo sui prezzi, che le nostre aziende di trasformazione sarebbero costrette a subire. Se non è una situazione tale da imporre la nazionalizzazione questa, quale mai potrà esserlo?
In secondo luogo, la vicenda dell’Ilva è conseguenza diretta di una più che colpevole assenza dello Stato e delle istituzioni dalle loro funzioni di controllo sulla compatibilità ambientale degli impianti e di imposizione delle necessarie bonifiche. Le inchieste, i provvedimenti di arresto, gli interventi di sequestro di impianti e di corpi di reato sono conseguenza di un ruolo di supplenza che la magistratura ha dovuto svolgere, e dovremmo tutti rendere merito al coraggio della procura di Taranto. E’ ora però che lo Stato torni a svolgere il ruolo che gli compete e a fare il proprio dovere.
Agli economisti liberisti che rabbrividiscono di fronte a questi ragionamenti rispondo che proprio le maggiori economie ad impronta liberale hanno agito in questa direzione. Non può essere una questione ideologica.
Da quando la crisi è cominciata abbiamo assistito a nazionalizzazioni temporanee e all’entrata in amministrazione controllata di grandi imprese, grandi banche e grandi agenzie in numerosi Paesi, a partire dagli Usa di Obama e dal Regno Unito di Cameron.
Indicare la stessa strada anche in Italia, a fronte di un nodo industrialmente strategico come la produzione dell’acciaio e in un caso estremo quanto a urgenza di rendere compatibili il diritto al lavoro e quello alla salute, non è una bestemmia. E’ semplice ragionevolezza.

Io sto con Ingroia !



Da giorni il quotidiano ‘Il Giornale’ ha lanciato una vergognosa campagna diffamatoria nei confronti di Antonio Ingroia. Noi siamo i partigiani della nuova resistenza e rivendichiamo, con orgoglio, il diritto di sostenere, senza se e senza ma, Antonio Ingroia per quello che ha scritto, per quello che ha detto e per quello che ha fatto. Noi difendiamo il diritto di ogni cittadino ad esprimere le proprie opinioni anche se si chiama Ingroia ed è per questo che lanciamo la petizione: ‘Io sto con Ingroia’.


Firma anche tu l'appello!

http://www.iostoconingroia.it/

domenica 9 dicembre 2012

Taranto. Giovani IdV con i cittadini per la Costituzione


Una delegazione di giovani dell’Italia dei Valori Puglia parteciperà al sit-in davanti la Prefettura a Taranto. L’iniziativa è stata lanciata da Peacelink e da tutti quei comitati che si battono per la difesa della Costituzione e della legalità a Taranto.
Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto "salva-Ilva", anziché il "salva Taranto". Un decreto con ampi dubbi di legittimità costituzionale, che non risolverà i problemi ambientali di Taranto e rimanderà di qualche anno le problematiche occupazionali. Con questo decreto non si garantisce la salute dei tarantini né l’occupazione ai lavoratori dell’ILVA, ma si apre un preoccupante scontro tra poteri dello Stato.
Con i parlamentari IDV Zazzera, Barbato e Caforio abbiamo già incontrato il Procuratore della Repubblica di Taranto dott. Sebastio, esprimendo sostegno all’azione autonoma e indipendente della Magistratura.
Noi saremo in piazza, con la costituzione tra le mani, per ribadire che prima di tutto viene il diritto e il rispetto della Carta Costituzionale.Chiediamo il rispetto dell’autonomia della magistratura senza ingerenza nell’azione giudiziaria. Non si può sottomettere il diritto alla salute e al lavoro al profitto dei Riva.
Taranto oggi è al centro dei riflettori nazionali e non dovremo permettere di perpetrare le violazioni commesse su questa terra, la quale è stata già svenduta e barattata dalla politica per tantissimi anni. A taranto oggi c’è la vera questione morale nazionale.

Luciano Pisanello coordinatore regionale
Giovani Idv Puglia

venerdì 7 dicembre 2012

Rovito(Idv Monteparano) Nuova area mercatale

L'italia dei valori chiede all'amministrazione comunale con una nota ufficiale chiarimenti sull' area mercatale individuata tra via Meucci, via Enrico Fermi e piazza San Giuseppe, zona sottoposta a vincoli archeologici ( delibera g.c. n. 116 del 12/10/2012 ), quindi da sottoporre a dei saggi ( indagini archeologiche preliminari ), che costano al nostro comune e quindi a noi cittadini 13, 970,00 euro. In un periodo di tagli agli enti locali non era preferibile individuare per questo progetto un altra zona e destinare quella somma ad altri interventi?. La nostra non vuole essere una polemica, ma un confronto costruttivo sulle scelte amministrative.

Rovito Lorenzo
Presidente di circolo Idv Monteparano